sabato, febbraio 10, 2007

Ok, è uno dei personaggi cardine della nostra società, non ci piove... ma è giusto saperne di più.

Se hai vissuto in Italia o più semplicemente in occidente negli ultimi mesi ti sarà capitato di imbatterti in immagini, pubblicità, servizi (di ogni tipo, ah ah... umorismo triste) dove c'è lei:
(la foto non c'ho voglia di metterla e quindi casomai te la vai a vedere da solo)
Paris Hilton.
E se la domanda che ti fai subito dopo è del tipo:
Ma questa qui, chi minchiacazzo è?...
Continua a leggere questo post, ho intenzione di spiegartelo, mi sono documentato e adesso voglio renderti partecipe della vita e opere della suddetta star made in USA:
La nostra Paris, all' anagrafe Paris Whitney Hilton, nasce in quel di New York il 17 febbraio 1981... se avessi voglia potrei ragionare sul segno zodiacale di appartenenza, ma non ne ho quindi te la devi cavare da solo... figlia di Zaru e Kathy Hilton, ma cosa più fondamentale, nipote del famoso Conrad Hilton... non sai chi è?... Hilton, non ti suona famigliare?... Sì, è proprio lui, il fondatore della famosissima catena di hotel, ovviamente ha lasciato uno spatasso di soldi in eredità alla cara famiglia e per ringraziarlo la sua nipote primogenita, protagonista di questo post, porta il nome di uno dei più prestigiosi hotel della capitale francese e forse del mondo...
Paris ha una sorella minore e due fratelli più piccoli, però a differenza di lei, con loro i genitori hanno abbandonato la geniale pensata di chiamare i figli con nomi di alberghi... si chiamano infatti Nicky, Conrad e Baron.
La sua carriera di... ehm... la sua carriera, inizia nel mondo della moda disegnando e lanciando sul mercato un pò di stronzate varie, ma tralasciamo questa parte arrivando a quello che è il fulcro della vita, della carriera e del successo di Paris... Einstein c'ha la relatività o se preferisci la bomba atomica, Maradona il talento sul campo, Hendrix alla chitarra e lei... fondamentalmente una cosa, basilare, cioè che:
Paris va in giro senza mutande... che ci vuoi fare, non gli piacciono... anzi, se vogliamo c'è di più, abbina questa allegra abitudine con la passione per le gonne corte.
La smutandata Paris, oltre ad essere presente a qualsiasi party dova la somma del conto in banca dei presenti è superiore al PIL di cinque stati africani a tua scelta, è proprietaria di una catena di locali e club fondata grazie alle palanche del nonno, ma soprattutto, presta la sua immagine a numerosi servizi fotografici e pubblicitari, in questi ultimi però viene spesso obbligata all' uso delle mutande limitando fortemente le sue capacità artistiche.
Paris, per qunto ho scoperto, è stata protagonista di almeno 10 interventi di chirurgia estetica, in oltre, è solita portare lenti a contatto che le azzurrano oltremodo le pupille... questo a dimostrazione che se nasci quasi-brutta con i soldi, puoi sperare di innalzarti comunque all' ambito ruolo di (quasi) bella gnocca...
Se ti era sfuggito ci terrei a ribadire che: Paris è solita non indossare mutande... poi...
Paris è anche una cantante, pensa che il suo primo singolo (Stars are Blind) ha venduto 1.577.000 copie, il suo primo cd (Paris) ne ha piazzate 234.000 dopo solo 2 settimane dall' uscita... dunque... mentre mi documentavo su di lei mi è capitato di vedere dei filmati di interviste, ho notato subito una cosa... quando parla sembra un incrocio tra Gatto Silvestro, Paperino e il Gabibbo... pensandoci bene però, questo non deve essere influnte se il non uso delle mutande è il fulcro della tua esistenza: anche Jennifer Lopez negli ultimi dieci anni fa canzoni di merda, ma vende un sacco e... anche lei non porta mutande... ti sembra solo una semplice coincidenza?

Grazie Luca_72, chiunque-ovunque-qualunque tu sia!

Dopo un bel pò, ho deciso di tornare a scrivere su questo blog... perchè avevo smesso?... non per mancanza di idee, anzi, la mia mente sforna una quantità di cazzate industriali e di materiale per l' ispirazione ne trovo quintali; il problema era un altro: pensavo fosse inutile, avevo deciso di creare questo spazio perchè potesse essere letto da qualcuno, al di fuori dei miei amici (più e/o meno) abituali, ma avevo l' impressione che non fosse affatto così... e invece... qualche giorno fa passando, per caso, ho notato che c'era un commento nel post del 27 Aprile 2006, quello in cui parlo dei termini poco appetitosi sulle scatole di alcuni alimenti (meglio se lo vai a vedere)... passata una brevissima fase di stupore, gioia e una manciata di emozioni a caso... apro il commento, apartiene a un Luca_72 che non mi sembra di conoscere; tralasciando il fatto che non ho mica capito il perchè questo traduttore-freelancer, mi chieda come tradurrei la parola "cereal cluster" in maniera diversa dal più che valido "agglomerati" e poi chiuda con una velata polemica sulla difficoltà del fare il suo mestiere spesso attaccato dalla critica, quando io, nel post non parlo di suoi colleghi e se noti bene non vi è una sola parola che inizi col prefisso "trad"... ma il punto non è aprire un dibattito con un traduttore freelancer che (forse) avrà anche avuto le sue buone ragioni; l' importante è che si è verificata la possibilità di essere letto da qulcuno a me sconosciuto... ha rivalutato questo blog, gli ha dato un senso, gli ha ridato un motivo di esistere... tornerò a scriverci, non possso dire con quale frequenza ma lo farò, perchè ora so che qualcuno potrebbe (magari anche solo per caso) ritrovarsi a leggere i miei post... Grazie... Grazie Luca_72, ti auguro tutto il bene per te e per la tua professione, grazie e spero che tornerai a leggere questo blog magari segnalandolo anche ai tuoi amici... adesso vado a togliermi una curiosità:
ma il termine "cluster", di peciso, cosa cazzo vorrà dire??...

venerdì, febbraio 09, 2007

Cara, ti andrebbe di mettere in gioco la nostra vita con una divertente avventura organizzata?

Oggi voglio dare una chicca su un possibile modo di trascorrere le vacanze... o meglio, sostituire una comoda, spensierata e, diciamolo... solita villegiatura nei posti scontati tipo RiminiCortinaRiccioneDolomitiCaraibiEcc.EccEcc., con una vera e propria avventura, nella quale ci si dimentica di problemi legati alla valigia o a vicini di ombrellone perchè l' unico pensiero sarà:
Tornare a casa sani e salvi.
Sul sito www.instituteofadventureresearch.org, troverete le proposte offerte dall' omonima compagnia riguardo all' organizzazione di folli avventure qua e là per il globo... dal famoso Mongol Rally, in cui si va a percorrere 8000 miglia, attraverso 2 deserti e svariate catene montuose, guidando autovetture rigorosamente non sportive, aventi una cilindrata inferiore ai 1000cc e altri simpatici criteri che potete trovare sul sito... oppure il Richshaw Run, una pittoresca corsa attraverso l' India, quella del tasso umidità mai inferiore al 95%, quella delle tigri e cobra a piede libero e ovviamente delle strade che non conoscono quella comodità che noi chiamiamo asfalto; il tutto a bordo di questa sorta di Apecar asiatica modello vintage, chiamato appunto Rickshaw... ovviamente per gli amanti dell' acqua ci sono proposte legate alla percorrenza di fiumi e torrenti con l' ausilio di improbabili imbarcazioni, fra le quali spiccano variopinti castelli gonfiabili in stile parco giochi per bambini...
Le proposte sono veramente tante, non solo da parte i questa compagnia... ho trovato anche la possibilità di partecipare ad una gara di autostop attorno al globo, una gara di vespe attraverso il sahara e di balneazione a bordo di enormi botti attorno a capo Horn ... spero di averti messo la pulce e di averti incuriosito abbastanza, senza smanettare troppo sul web puoi trovare parecchie proposte per tutti i palati...
Quindi, chi è interessato non si lasci scappare l' occasione di mettere in gioco la propria vita in maniera così spensierata e divertente, chiudo il post con la traduzione di quello che compare su un cartello dell' Idita Road (mitica gara di attraversamento dell' Alaska in condizioni ultraproibitive):
"Questa è Idita Road:
I codardi non partecipano, i deboli muoiono e gli ottimisti si ritirano."