giovedì, aprile 27, 2006

Oggi la prima squadra di muratori impasterà della finissima crema di cemento e ne stenderà un sottile velo sui muri...

Ultimamente mi capita di notare (sempre più spesso) come sulle scatole dei prodotti alimentari vengano usati termini che di "appetitoso" non hanno una mazza, termini talvolta rubati all' edilizia, parole in grado di far passare la fame persino ad un maiale a digiuno da tre giorni... faccio un esempio... su una scatola di cereali molto noti e rinomati vi è scritto: "croccanti agglomerati di cereali"... agglomerati?!?... Mmmmh, che termine saporito da farti venire l' acquolina solo a leggerlo... agglomerato, secondo il mio fido Zanichelli, significa cumulo, insieme (solitamente) di abitazioni; usato anche in geologia per definire ammassamenti rocciosi: l' ideale per definire una alimento da prima colazione... anche in questo ambito immagino ci siano persone pagate per fare le scritte sulle scatole degli alimenti, immagino anche che avessero avuto l' arduo compito di decidere il termine migliore e a quel punto, scartando "fiocchi" che non è abbastanza trend, abbiano cercato termini più cool, tipo... che sò... "detriti", "compattamenti", "sinterizzati" , o il senz' altro più adatto "agglomerati".
Un altro esempio è la parola"dark" a seguire il nome di un famoso e ultrareclamizzato biscotto... ma io dico... i disegni di Zezelj sono "dark", alcuni libri di Stephen King sono "dark", ma anche tante altre cose come i fumetti di Batman, la chitarra di Friedman o gli abiti dei protagonisti di Matrix sono "dark", non un cazzo di frollino al cioccolato... ti accorgi come il termine "dark"/oscuro non vada bene per un prodotto alimentare?!?
Prendendo ispirazione da questo discorso, concludo col descrivere la torta che ho mangiato oggi dopo pranzo:
due sottili ripiani quadrangolari di pan di spagna con al centro un' intercapedine di frutta sezionata, il tutto rivestito da una cappotto di cioccolato fondente in percentuale prossima al 100%.